Per potere fruire della detrazione IRPEF del bonus arredo 2022 – pari al 50% delle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici  – è necessario rispettare alcune specifiche condizioni stabilite dall’Agenzia delle Entrate.

Prima di tutto mobili ed elettrodomestici devono essere destinati all’arredo di una proprietà oggetto di interventi di recupero del patrimonio edilizio.

In secondo luogo, nel caso degli elettrodomestici, è necessario che essi appartengano a determinati parametri di efficienza energetica.

Entriamo nel dettaglio e vediamo di fare un po’ di chiarezza.

Bonus mobili: a chi spetta la detrazione

Per poter beneficiare del bonus mobili è necessario aver usufruito anche della detrazione del 50% per lavori di recupero del patrimonio edilizio. Tra gli interventi che rendono ammissibile il bonus mobili, dunque, ci sono:

  • la manutenzione ordinaria delle parti comuni di un edificio residenziale;
  • la manutenzione straordinaria o il restauro sia di parti comuni di edifici residenziali che delle singole unità immobiliari;
  • la ricostruzione di immobili danneggiati da calamità naturali;
  • gli interventi volti a migliorare il risparmio energetico degli edifici.

Attenzione però: la data di inizio dei lavori di ristrutturazione deve essere precedente a quella delle spese sostenute per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici, pena il decadimento del bonus.

Mobili ed elettrodomestici agevolati

Rientrano nei beni detraibili:

  • i mobili nuovi, comprati anche all’estero, che “costituiscono un necessario completamento dell’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione”;
  • i grandi elettrodomestici che rispettano la classe energetica prevista dal comma 2 del citato art. 16, quando ne è prevista l’etichettatura – ovvero A per i forni, E per lavatrici, lavasciugatrici, lavastoviglie, F per frigoriferi e congelatori.

I documenti da conservare

Chiunque richieda il bonus mobili in dichiarazione dei redditi dovrà conservare i documenti che provano le spese sostenute e l’effettivo pagamento: ricevute dei bonifici o ricevute di carte di debito o di credito, estratti conto, fatture d’acquisto, ecc.

Ai fini della detrazione è considerato valido anche lo scontrino con il codice fiscale dell’acquirente e contenente le informazioni relative a natura, qualità e quantità dei beni acquistati.

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