L’Ordinanza della Corte di Cassazione numero 28740 del 4 ottobre 2022 chiarisce che, gli eventuali interessi moratori a seguito del mancato pagamento delle imposte, essendo questi ultimi aggiuntivi rispetto all’obbligazione principale, sono sempre indeducibili poiché utili all’erario al fine di ottenere l’effettivo pagamento del tributo

Il caso

Gli interessi relativi al ritardato pagamento delle imposte sono stati dichiarati come indeducibili dall’amministrazione finanziaria e tale posizione è stata poi confermata dalla CTR a seguito di un ricorso, respinto in entrambi i gradi di merito, da parte di una società che lamentava erroneamente la violazione dell’art. 96 del D.P.R. n. 917/1986 ritenuto invalido da parte della Corte di Cassazione.

Tale decisione è dovuta al fatto che questi interessi hanno una funzione risarcitoria e scaturiscono da una violazione normativa la quale prevede pagamenti entro specifici lassi temporali.

La fonte di tali somme non rientra quindi nell’attività di impresa bensì nella mancata osservanza di un obbligo di pagamento che è quindi radicalmente escluso dal diritto alla deduzione.

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