Il 2023 è l’anno del ritorno al regime ordinario per il Bonus pubblicità. Con l’introduzione del comma 1-quinquies all’art. 57-bis del D.L. n. 50/2017, ad opera dell’art. 25-bis, comma 1, lett. b) del D.L. n. 17/2022 (cd. “Decreto Energia”), sono state disciplinate le regole relative all’applicazione del credito d’imposta per gli investimenti effettuati in campagne pubblicitarie nell’annualità corrente.
Nella sua formulazione originaria, applicata per le annualità 2018 e 2019, il credito d’imposta era concesso nella misura del 75% del valore incrementale degli investimenti pubblicitari rispetto all’anno precedente. Tuttavia, per le annualità 2020, 2021 e 2022, il legislatore ha abbandonato il regime “incrementale” a favore del riconoscimento del credito d’imposta nella misura del 50% del valore degli investimenti effettuati.
Ecco alcune date da ricordare:
- Fino al 9 febbraio 2023 è aperta la finestra temporale per l’invio della Dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettuati nel 2022
- Dal 1° al 31 marzo 2023 sarà possibile trasmettere la Comunicazione per l’accesso al credito d’imposta per gli investimenti 2023
Sul sito dell’Agenzia delle Entrate è disponibile il Modello aggiornato che può essere presentato direttamente dalle imprese, lavoratori autonomi ed enti non commerciali interessati o tramite gli incaricati alla trasmissione delle dichiarazioni.
Si specifica che il credito d’imposta per gli investimenti effettuati in campagne pubblicitarie nell’anno 2023 viene riconosciuto esclusivamente per gli investimenti effettuati in campagne pubblicitarie sulla stampa quotidiana e periodica, anche online, che consistano nell’acquisto di spazi pubblicitari e inserzioni commerciali.
La misura del credito d’imposta è del 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati nel 2023 rispetto al 2022, con un limite massimo di spesa pari a € 30 milioni.
Si ricorda che gli investimenti pubblicitari su emittenti televisive e radiofoniche locali e nazionali, analogiche e digitali non sono agevolabili e che per poterne beneficiare è necessario che l’investimento effettuato sia maggiore dell’1% rispetto all’anno precedente e che non sia un’attività appena iniziata.