Un sondaggio condotto da “Il Sole 24 Ore” su un campione di 2.000 ragazzi e ragazze tra i 18 e i 29 anni ha rivelato una generazione bloccata dalle incertezze causate dalla pandemia e dalla crisi economica. Secondo le risposte degli intervistati, il futuro del Paese è incerto per il 50% dei giovani, mentre il 33% prevede un declino e il restante 17% non sa cosa aspettarsi.
La situazione dei giovani italiani è caratterizzata da instabilità e preoccupazione per il lavoro, più del cambiamento climatico. In particolare, il 23% degli intervistati ritiene di non poter realizzare il desiderio di avere un figlio.
Dal sondaggio emerge inoltre che il 50% lavora, con una percentuale più alta nelle regioni del Nord-Est. Il 33% studia, concentrato soprattutto nel Centro e nel Sud del Paese. Tra coloro che sono disoccupati e alla ricerca di un lavoro (12%) e i cosiddetti “Neet” (4%), c’è una disparità di genere più che geografica, con le donne che non studiano, lavorano o cercano lavoro che sono il triplo degli uomini.
Le differenze tra chi studia e chi lavora non riguardano solo la posizione geografica, ma anche la fiducia nel presente e nel futuro. Mentre il 69% di coloro che studiano si ritiene soddisfatto del percorso formativo e il 63% crede di poter trovare un lavoro adeguato alle proprie competenze, la percezione cambia quando si entra nel mondo del lavoro. La situazione lavorativa divide il panel tra coloro che sono soddisfatti della propria condizione lavorativa e quelli che ne sono delusi.
La questione dell’occupazione e la possibilità di mantenerla rappresentano una delle principali fonti di preoccupazione per i giovani. Tuttavia, ci sono anche altri pensieri che li tormentano, come la crisi climatica, che occupa il secondo posto per importanza, seguita dalla criminalità. I ragazzi sono anche consapevoli dei disagi tra i coetanei, inclusi l’aggressività, il bullismo, l’abuso di sostanze, la dipendenza dal web e la depressione.
La famiglia rimane un punto centrale nella società, con oltre l’80% degli intervistati che vive già in coppia o desidera avere una relazione stabile. Riguardo ai figli, il 50% di loro desidera averne, ma circa un terzo afferma di non volerli affatto. Una percentuale significativa di coloro che cercano figli è convinta di non avere le condizioni economiche o lavorative adeguate per farlo. L’aspetto economico viene considerato una condizione indispensabile per avere figli da oltre il 60% di questi under 30 italiani.
Contrariamente alle generazioni precedenti, che spesso hanno cercato opportunità all’estero, il 46% dei giovani non prevede di spostarsi dalla città in cui vive attualmente, mentre solo il 17% pensa di trasferirsi in una città europea o extraeuropea entro il 2030.
I ragazzi italiani cercano città in cui fruire di servizi efficienti, con prezzi accessibili per le abitazioni, sicurezza e alta qualità dell’aria. L’incertezza sul futuro sembra influenzare la scelta di rimanere immobili in attesa di sviluppi più chiari.
Il sondaggio evidenzia la necessità di affrontare il problema della denatalità in Italia, che è diventato sempre più preoccupante negli ultimi anni. Per contrastare questo fenomeno, è importante adottare misure che garantiscano maggiore sicurezza economica e sociale per i giovani, creando prospettive di lavoro e agevolando l’accesso alla casa e ai servizi che richiedono.