Se possiedi un’impresa è importante essere a conoscenza degli obblighi fiscali e delle disposizioni legali che riguardano la tua attività. Tra questi, vi è il diritto camerale, un importo annuale dovuto dalle imprese iscritte alla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura (CCIAA). Vediamo insieme le principali informazioni da tenere in considerazione.
- Soggetti obbligati: secondo quanto stabilito dal Decreto Ministeriale n. 359/2001, sono tenuti a versare il diritto camerale le seguenti categorie di imprese:
- Imprese individuali
- Società semplici
- Società di capitali
- Società di persone
- Cooperative e società di mutuo soccorso
- Consorzi e società consortili
- Enti pubblici economici
- Aziende speciali e consorzi tra enti territoriali
- GEIE e società tra avvocati ex D.Lgs. n. 96/2001
- Società tra professionisti (STP)
- Soggetti iscritti esclusivamente al REA (associazioni, enti non profit, fondazioni, comitati, enti religiosi)
- Imprese in amministrazione straordinaria, liquidazione volontaria, concordato preventivo o amministrazione controllata
- Imprese inattive successivamente alla data di iscrizione nel Registro delle Imprese
- PMI innovative
- Soggetti esonerati: alcuni soggetti sono esonerati dal pagamento del diritto camerale. Tra questi rientrano:
- Imprese dichiarate fallite o in liquidazione coatta amministrativa nel 2021 (a meno che non siano state autorizzate all’esercizio provvisorio dell’attività)
- Imprese individuali cessate nel 2021 che hanno presentato richiesta di cancellazione dal Registro delle Imprese entro il 31 gennaio 2022
- Società ed enti che hanno approvato il bilancio finale di liquidazione nel 2021 e hanno presentato richiesta di cancellazione dal Registro delle Imprese entro il 31 gennaio 2022
- Cooperative sciolte nel 2021 per provvedimento dell’Autorità governativa ex art. 2545-septiesdecies, C.c.
- Start-up innovative (entro il quinto anno dall’iscrizione nella Sezione speciale del Registro delle Imprese)
- Misura del diritto camerale: per l’anno 2022, il diritto camerale è stato confermato in misura ridotta del 50%. La determinazione dell’importo dovuto dipende dalla tipologia di soggetto obbligato e dalla sua situazione al 1° gennaio 2022. Le modalità e i termini di versamento variano a seconda che l’impresa sia già iscritta al Registro delle Imprese o si sia iscritta nel corso del 2022.
- Modalità di versamento:
- Imprese già iscritte all’1.1.2022: l’importo dovuto è stato calcolato in misura fissa o in percentuale sul fatturato IRAP 2021. Il versamento avviene tramite mod. F24 o online tramite pagoPa, entro il termine previsto per il pagamento del primo acconto delle imposte sui redditi.
- Imprese che si sono iscritte dall’1.1.2022: l’importo dovuto è determinato in misura fissa. Il versamento viene effettuato allo sportello CCIAA o tramite mod. F24, entro 30 giorni dalla presentazione della domanda di iscrizione o annotazione al Registro Imprese. In genere, il pagamento avviene contestualmente alla presentazione della domanda tramite “ComUnica”.
Ricorda che l’obbligo di versamento del diritto camerale decorre dalla data di iscrizione e non da quella di inizio dell’attività, come specificato nella Circolare n. 546959 del Ministero delle Attività Produttive.
Tenere in considerazione gli obblighi fiscali e le scadenze è fondamentale per gestire correttamente la tua attività. Assicurati di consultare il tuo commercialista di fiducia per ottenere informazioni specifiche e personalizzate in base alla tua situazione aziendale.