È arrivato il momento per tutti i professionisti di dichiarare il reddito da libera professione prodotto nell’anno precedente. L’ENPAM (Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza dei Medici e degli Odontoiatri) richiede la compilazione online del Modello D, disponibile nell’area riservata, e l’invio entro il 31 luglio. È importante rispettare questa scadenza poiché il mancato invio entro tale termine comporta una sanzione fissa di 120 euro.

Il reddito da dichiarare include tutte le entrate derivanti dall’esercizio dell’attività medica e odontoiatrica, indipendentemente dalla forma in cui vengono percepiti e dalla loro qualificazione ai fini fiscali. Alcuni esempi includono:

  • i redditi di lavoro autonomo derivanti dall’esercizio della professione in forma individuale o associata;
  • i redditi provenienti dall’attività intramoenia e dalle attività libero professionali equiparate alle prestazioni intramurarie;
  • i redditi derivanti da collaborazioni o contratti a progetto connessi alla competenza professionale medica/odontoiatrica;
  • le borse di studio per corsi di formazione in medicina generale;
  • i redditi occasionali correlati alla competenza professionale medica/odontoiatrica (come la partecipazione a congressi scientifici o attività di ricerca nel campo sanitario);
  • i redditi percepiti per incarichi di amministratore di società o enti con attività connesse alla professione medica e odontoiatrica;
  • gli utili derivanti da associazioni in partecipazione in cui l’apporto è esclusivamente la prestazione professionale;
  • i redditi derivanti dalla partecipazione in società disciplinate dai titoli V e VI del Codice Civile che svolgono attività medico-odontoiatrica o attività connesse oggettivamente alle mansioni tipiche della professione.

Bisogna fare attenzione a non dichiarare i compensi percepiti nell’ambito di rapporti di convenzione, ma soltanto quelli derivanti dalla libera professione.

Per i medici e i dentisti convenzionati o accreditati, è necessario segnalare solo i redditi derivanti dalla libera professione, mentre per gli ospedalieri è essenziale dichiarare anche i redditi provenienti dall’attività intramoenia e dalle attività libero professionali equiparate alle prestazioni intramurarie. In ogni caso, è consigliabile consultare un commercialista di fiducia per avere la certezza di compilare correttamente il Modello D. Nel 2012, l’ENPAM e l’INPS hanno emesso una circolare condivisa per chiarire quali redditi sono soggetti a contribuzione INPS e quali rientrano nella sfera ENPAM.

Per i partecipanti a corsi di formazione in medicina generale, la borsa di studio del corso va dichiarata per intero. Inoltre, vanno dichiarati anche i redditi derivanti dall’esercizio dell’attività medica e odontoiatrica, come sostituzioni o certificati. Non devono dichiararsi i compensi per l’attività di guardia medica, poiché la ritenuta ENPAM è già applicata in busta paga.

La borsa di specializzazione, invece, è soggetta a contribuzione presso la Gestione Separata INPS e non va quindi dichiarata nel Modello D.

Infine, per i pensionati, la legge italiana richiede il versamento dei contributi previdenziali anche per i redditi da libero professionista prodotti dopo la pensione, anche se di importo ridotto. Tuttavia, chi sta ancora pagando la Quota A del Fondo di Previdenza Generale ENPAM è esentato dalla dichiarazione se il reddito prodotto è pari o inferiore a una soglia specifica, indicata chiaramente nell’email o nella lettera personalizzata inviata dall’ENPAM nel mese di luglio. Per evitare sanzioni, è sempre consigliabile dichiarare comunque il reddito. Sarà poi compito degli uffici dell’ENPAM effettuare la selezione dei soggetti interessati.

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