Nel mondo complesso delle leggi fiscali italiane, è fondamentale essere sempre aggiornati su ogni nuova opportunità che possa avere un impatto positivo sulle nostre finanze. Questo vale in particolar modo per gli imprenditori e i professionisti del settore odontoiatrico, che potrebbero essere interessati alla recente assegnazione agevolata degli immobili ai soci.

Una seconda chance dopo cinque anni

Dopo oltre cinque anni dalla chiusura dell’ultima assegnazione agevolata, la Legge di Bilancio 2023 ha riaperto questa interessante opportunità. In sostanza, questa misura permette di portare fuori dalle società gli immobili che non vengono utilizzati direttamente nell’attività, godendo di alcune agevolazioni fiscali notevoli.

Chi è eligibile?

Le società che possiedono beni immobili non strumentali per destinazione, ossia gli immobili-merce e gli immobili-patrimonio, possono accedere a questa agevolazione. Tuttavia, c’è una condizione da rispettare: tutti i soci, al momento dell’operazione agevolata, devono essere stati registrati nel libro soci entro il 30 settembre 2022.

L’Agevolazione fiscale

Uno dei punti più interessanti di questa agevolazione riguarda le imposte dirette. In un regime fiscale ordinario, l’assegnazione di un bene comporta la tassazione della plusvalenza, spesso con aliquote significative (minima irpef 23%, ires 24%, irap 3,9%). Tuttavia, nel regime agevolato, i soci di società (sia di persone che di capitali) possono assegnarsi immobili non strumentali (escluse le categorie catastali D/4 e A/10) pagando un’imposta sostitutiva dell’8%, che rappresenta un notevole vantaggio.

Imposte indirette e scadenze

Per quanto riguarda le imposte indirette, è importante determinare se l’assegnazione debba essere soggetta all’IVA o meno. In caso di IVA, l’assegnazione sarà esente dall’imposta di registro, seguendo il principio di alternatività IVA/registro. Altrimenti, se l’assegnazione non è soggetta all’IVA, verrà applicata un’ imposta proporzionale di registro. Da notare che in questo caso (o in caso di imposte ipotecaria e catastale) la prima imposta è dimezzata rispetto alla misura ordinaria e ammonta a soli 4,5%, mentre le seconde saranno dovute nella misura fissa di 200 euro ciascuna.

Una delle notizie più importanti riguarda la scadenza. Inizialmente, la cessione ai soci doveva avvenire entro il 30 settembre 2023. La buona notizia è che per chi volesse usufruire di questa agevolazione la scadenza è stata prorogata al 30 novembre 2023.

Inoltre, per quanto riguarda il pagamento dell’imposta sostitutiva, questa dovrà essere versata in due soluzioni: il 60% entro il 30 settembre 2023 e il restante 40% entro il 30 novembre 2023. In caso l’assegnazione ai soci sia effettuata entro il 30 novembre 2023, il pagamento dell’imposta avviene in unica soluzione entro la stessa data. Quindi, chi desidera assegnare gli immobili ai soci ha un po’ più di tempo per pianificare questa operazione in modo vantaggioso.

In sintesi, se sei un professionista coinvolto in una società che possiede immobili non strumentali, questa assegnazione agevolata potrebbe rappresentare un’opportunità da non perdere. Con un’imposta sostitutiva dell’8% e una scadenza prorogata al 30 novembre 2023, potresti ottenere notevoli vantaggi fiscali. 

È sempre consigliabile consultare un commercialista esperto per assicurarsi di rispettare tutte le regole e le procedure necessarie per beneficiare di questa agevolazione.

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