Il recente rapporto di InfoCamere analizza i bilanci delle aziende italiane per gli anni 2020-2022, evidenziando tendenze significative che richiedono attenzione anche da parte degli operatori del settore odontoiatrico. Nel triennio in esame, i ricavi delle imprese italiane sono cresciuti del 50,7%, rappresentando una solida performance economica. Tuttavia, questa crescita è accompagnata da un aumento dei costi, degli interessi e del tax rate.
I dati mostrano un incremento del 37% negli oneri finanziari e del 66% nella spesa per i materiali, evidenziando la sfida di bilanciare la redditività con l’incremento dei costi operativi. In particolare, l’aumento del 66% nella spesa per le materie prime indica una pressione significativa su questo aspetto specifico della produzione.
Un elemento critico da monitorare è rappresentato dagli interessi e dagli altri oneri finanziari, che hanno registrato un aumento del 37,2%. Questo incremento, concentrato principalmente nel 2022, solleva preoccupazioni per il 2023, richiedendo una vigilanza attenta sulle voci corrispondenti nei bilanci futuri.
Il rapporto riflette anche gli effetti delle variabili economiche e fiscali, come le agevolazioni fiscali e le rivalutazioni. Ad esempio, l’analisi evidenzia un aumento del 22% nel tax rate, che rappresenta l’incidenza effettiva sul risultato ante-imposte.
Tra le linee guida fiscali che emergono dai bilanci, si nota un impatto positivo dovuto all’utilizzo di crediti d’imposta. L’aumento del 29,3% negli “altri ricavi” riflette l’esplosione dell’uso di leve fiscali, come il bonus locazioni, anche come risposta alle sfide economiche post-pandemiche.
Nel contesto delle costruzioni, settore fortemente influenzato dal superbonus, si osserva un balzo del 75,2% nel valore della produzione. Tuttavia, questo aumento è accompagnato da crescenti costi, in particolare per le materie prime (+67%) e il personale (+79%). L’impatto dei bonus si riflette anche nei costi finanziari, con un aumento del 131,6% nella voce degli oneri finanziari.
Infine, la presidente dell’Ance, Federica Brancaccio, sottolinea che sebbene il 2022 sia stato un anno positivo, il 2024 presenta sfide crescenti, evidenziando la necessità di politiche attive e investimenti adeguati per sostenere la crescita economica e finanziaria delle imprese.