Il finanziamento soci è un aspetto cruciale nella gestione delle società, incluse quelle odontoiatriche. Si tratta di un’operazione dove i soci apportano capitali alla società, ma ci sono diverse criticità e normative da considerare. Vediamo di semplificare e chiarire alcuni punti fondamentali.

Criticità e tassazione

Uno degli aspetti più delicati del finanziamento soci è la tassazione. Secondo l’articolo 22 del D.P.R. n. 131/1986, se il finanziamento è enunciato (ossia menzionato) in un atto ufficiale come una delibera di aumento di capitale, può essere soggetto a un’imposta di registro del 3%. Tuttavia, una recente sentenza della Corte di Cassazione (n. 1960/2024) ha chiarito che se il finanziamento soci è concluso verbalmente, esso non è soggetto a questa imposta, poiché i suoi effetti cessano con l’aumento di capitale.

Modalità di finanziamento

Il finanziamento soci può avvenire in diverse forme. Oltre alla classica corresponsione di denaro, può consistere in dilazioni di pagamento, rinuncia a crediti esigibili, o mancato ritiro di dividendi e altri compensi. Queste modalità, definite dall’articolo 2467 del Codice Civile, permettono una certa flessibilità nel raggiungere l’obiettivo di finanziare la società.

Limiti e condizioni

Le società di capitali, a differenza delle società di persone, devono rispettare specifiche condizioni per raccogliere risparmio dai soci. Tali operazioni devono essere previste dallo statuto sociale, e il socio finanziatore deve detenere almeno il 2% del capitale sociale e essere iscritto nel libro soci da almeno 3 mesi.

Postergazione del rimborso

È importante notare che il rimborso del finanziamento soci è postergato rispetto agli altri creditori sociali. Inoltre, se il rimborso avviene nell’anno precedente una dichiarazione di fallimento, deve essere restituito alla società.

Forma del finanziamento

Il finanziamento soci può essere formalizzato verbalmente, tramite scrittura privata registrata ovvero mediante scambio di corrispondenza. Anche una delibera assembleare o estratti conto bancari possono fungere da prova del finanziamento. In caso di finanziamento perfezionato verbalmente, non è soggetto all’imposta di registro ai sensi dell’articolo 3, comma 1, del D.P.R. n. 131/1986.

Superare la presunzione di onerosità

Per evitare che il finanziamento soci venga considerato oneroso (e quindi tassabile), è possibile utilizzare vari mezzi di prova, come corrispondenza elettronica, atti pubblici, scritture private, delibere, e documenti bancari con causale “finanziamento infruttifero soci”.

Conclusione

Per gli odontoiatri che gestiscono società di capitali, è fondamentale comprendere le diverse sfaccettature del finanziamento soci. Una corretta gestione e documentazione possono evitare imposte inattese e garantire che l’apporto di capitali avvenga nel rispetto delle normative vigenti.

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